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Il lato oscuro dei MU-Plugins: il trucco usato dagli hacker per violare WordPress

Pubblicato il 02/04/2025
Ultima modifica: 02/04/2025
Scoperto un nuovo attacco su WordPress: gli hacker sfruttano i MU-Plugins per nascondere malware invisibili. Scopri come proteggere il tuo sito.

Attacco invisibile a WordPress: come gli hacker stanno sfruttando i MU-Plugins per compromettere i siti web

wordpress sfruttando muplugins nuova ondata

Una nuova ondata di attacchi informatici sta colpendo la piattaforma WordPress sfruttando una delle sue funzionalità meno note ma più potenti: i MU-Plugins (Must-Use Plugins). Questo meccanismo, progettato per l’esecuzione automatica di plugin critici, viene ora utilizzato dagli attaccanti per mimetizzare codice malevolo ed eludere i controlli di sicurezza tradizionali.

Cosa sono i MU-Plugins?

I MU-Plugins sono plugin speciali che WordPress carica automaticamente ad ogni richiesta, senza possibilità di disattivazione tramite l’interfaccia di amministrazione. Sono normalmente impiegati da sviluppatori avanzati per funzionalità persistenti, ma proprio questa caratteristica li rende una superficie di attacco perfetta: non sono visibili nella dashboard e non seguono il normale flusso di aggiornamenti.

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Come funziona l’attacco

Secondo un’analisi condotta dai ricercatori di Sucuri, gli hacker caricano nella directory wp-content/mu-plugins/ file PHP infetti, in grado di:

Reindirizzare gli utenti verso siti fraudolenti, come falsi aggiornamenti di browser (es. redirect.php)

Aprire backdoor permanenti nel server (index.php) per eseguire codice arbitrario

Iniettare contenuti spam (es. sostituzione di immagini e link con materiale esplicito o pubblicità dannosa)

In molti casi, questi file appaiono perfettamente legittimi o sono mascherati da plugin di sistema.

Perché è difficile da rilevare

La natura dei MU-Plugins rende questo tipo di malware particolarmente insidioso:

Non sono elencati nella sezione "Plugin installati"

Vengono caricati prima di qualsiasi altro plugin

Molti strumenti di sicurezza non monitorano attivamente quella directory

I file possono rimanere attivi anche dopo la rimozione del malware altrove

Come proteggere il proprio sito

Per mitigare il rischio, si consiglia di adottare misure preventive specifiche:

Controllare manualmente la cartella wp-content/mu-plugins/ per individuare file sospetti

Aggiornare regolarmente WordPress, temi e plugin

Abilitare l’autenticazione a due fattori per tutti gli utenti amministratori

Utilizzare plugin di sicurezza avanzati (es. Wordfence, Sucuri Security)

Configurare un Web Application Firewall (WAF) per bloccare traffico anomalo e exploit

Inoltre, è fondamentale monitorare l’integrità dei file di sistema e tenere traccia delle modifiche inattese all’interno del file system.

Conclusioni

L’abuso dei MU-Plugins rappresenta una minaccia crescente per l’ecosistema WordPress, e la sua natura discreta richiede un approccio proattivo e tecnico nella gestione della sicurezza del sito. Investire nella prevenzione e nell’analisi approfondita dei file è oggi più che mai una priorità per chi gestisce piattaforme basate su WordPress.

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