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I 12 lavori che spariranno entro il 2030: come l'intelligenza artificiale sta trasformando il mercato del lavoro

Pubblicato il 23/03/2025
Ultima modifica: 24/03/2025
Resteranno al sicuro professioni sanitarie, insegnanti e lavori altamente creativi. La vera sfida sarà la riqualificazione: entro il 2030, il 63% dei lavoratori dovrà aggiornare le proprie competenze almeno ogni cinque anni.

L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro a una velocità senza precedenti. Secondo il recente rapporto del World Economic Forum pubblicato nel 2025, nei prossimi cinque anni l'AI genererà 170 milioni di nuovi posti di lavoro a livello globale, ma al tempo stesso metterà a rischio ben 92 milioni di posizioni.

Questa trasformazione epocale avrà conseguenze dirette sulle nostre carriere e sul futuro del mercato del lavoro. Scopriamo insieme quali professioni sono a maggior rischio di scomparire nei prossimi anni e come prepararsi per affrontare questo cambiamento.

I 12 lavori più a rischio nei prossimi anni

Ruoli amministrativi e d'ufficio

Il settore amministrativo è tra i più vulnerabili all'automazione. Gli studi indicano che fino all'81% delle attività svolte dagli impiegati amministrativi è potenzialmente automatizzabile.

  1. Impiegati amministrativi e segretari: le attività come la gestione dei documenti, l'organizzazione di calendari e la corrispondenza saranno sempre più gestite da assistenti virtuali basati sull'AI.
  2. Operatori di data entry: l'inserimento manuale dei dati sta rapidamente diventando obsoleto grazie ai sistemi di riconoscimento ottico e all'elaborazione automatizzata dei documenti.
  3. Contabili di base: le operazioni quotidiane di contabilità e la gestione delle transazioni finanziarie standard saranno delegate a software intelligenti capaci di operare 24/7 senza errori.

Servizio clienti e vendita al dettaglio

  1. Operatori di call center: i chatbot e gli assistenti virtuali stanno diventando sempre più sofisticati, capaci di gestire la maggior parte delle richieste di routine dei clienti.
  2. Cassieri: la diffusione dei sistemi di self-checkout e delle casse automatiche sta già riducendo drasticamente la necessità di personale umano alle casse.
  3. Receptionist: i sistemi di accoglienza automatizzati stanno sostituendo le tradizionali figure di reception, gestendo prenotazioni, accessi e informazioni.

Settore creativo e tecnologico

  1. Content creator per contenuti basici: i generatori di testo basati sull'AI possono produrre contenuti standard come comunicati stampa, descrizioni di prodotti e report in pochi secondi.
  2. Designer grafici per lavori semplici: strumenti come DALL-E e Midjourney stanno già rivoluzionando la creazione di immagini, mettendo a rischio i lavori di grafica più basilari e ripetitivi.
  3. Programmatori junior: l'intelligenza artificiale può ora scrivere codice, debuggare programmi e svolgere test, minacciando le posizioni entry-level nel settore IT.

Trasporti e logistica

  1. Autisti e tassisti: con il progredire della tecnologia di guida autonoma, questi professionisti potrebbero vedere una drastica riduzione della domanda nei prossimi anni.
  2. Corrieri e addetti alle consegne: droni e veicoli autonomi stanno iniziando a trasformare il settore delle consegne, specialmente nelle aree urbane.

Produzione e industria

  1. Operai in catena di montaggio: i robot e i sistemi automatizzati stanno sostituendo rapidamente i lavoratori umani nelle attività ripetitive della produzione industriale.

L'impatto globale sul mercato del lavoro

Il rapporto del Focus Censis Confcooperative evidenzia che solo in Italia, entro i prossimi 10 anni, circa 15 milioni di lavoratori saranno esposti all'impatto dell'AI, con 6 milioni di essi a serio rischio di sostituzione.

A livello globale, il 50% delle imprese prevede di ridurre la propria forza lavoro a causa dell'adozione di tecnologie di intelligenza artificiale, secondo i dati del World Economic Forum.

Leggi anche: Il Foglio utilizza l'IA per rinnovare il giornalismo

Quali professioni sono al sicuro?

Non tutti i lavori sono a rischio. Le professioni che richiedono elevate competenze sociali, empatia, creatività avanzata e capacità di risoluzione di problemi complessi continueranno a essere dominate dagli esseri umani:

  1. Operatori sanitari e assistenziali: l'empatia e il rapporto umano rimangono insostituibili nell'assistenza sanitaria.
  2. Insegnanti e formatori: la trasmissione della conoscenza richiede comprensione emotiva e adattamento alle esigenze individuali.
  3. Professionisti altamente creativi: architetti, artisti e innovatori che operano a livelli avanzati continueranno a essere richiesti.
  4. Specialisti dell'AI e nuove tecnologie: ironicamente, la domanda di esperti in intelligenza artificiale, data science e cybersecurity è in forte crescita.

Prepararsi al futuro del lavoro

Secondo l'OCSE, entro il 2030 il 63% dei lavoratori dovrà aggiornare le proprie competenze almeno una volta ogni cinque anni. Per rimanere competitivi nel mercato del lavoro del futuro, sarà essenziale:

  • Sviluppare competenze trasversali: pensiero critico, creatività, intelligenza emotiva e risoluzione di problemi complessi saranno sempre più apprezzate.
  • Abbracciare l'apprendimento continuo: la formazione non finirà con il diploma o la laurea, ma continuerà durante tutta la carriera.
  • Specializzarsi in aree difficilmente automatizzabili: concentrarsi su professioni che richiedono un alto grado di creatività, empatia e decision-making complesso.
  • Imparare a lavorare con l'AI: invece di combattere l'automazione, imparare a utilizzarla come strumento per aumentare la propria produttività.

Conclusione: opportunità nella sfida

Nonostante l'allarme per la potenziale perdita di posti di lavoro, il saldo netto previsto dal World Economic Forum è positivo: 78 milioni di nuove posizioni create a fronte di quelle perse.

La vera sfida sarà garantire che i lavoratori possano adattarsi a questo cambiamento attraverso programmi di riqualificazione efficaci e politiche di supporto adeguate.

La storia ci insegna che ogni rivoluzione tecnologica ha eliminato lavori obsoleti, ma ne ha sempre creati di nuovi. L'intelligenza artificiale non farà eccezione: cambierà profondamente il panorama lavorativo, ma offrirà anche nuove e stimolanti opportunità per chi saprà coglierle.

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